La proliferazione dei dati è diventata la minaccia silenziosa in agguato in ogni azienda e gli approcci tradizionali alla sicurezza non riescono a tenere il passo. La gestione del livello di sicurezza dei dati (DSPM) è ormai una soluzione fondamentale per le aziende sommerse da informazioni sensibili non gestite distribuite tra servizi cloud, piattaforme SaaS, database e archivi di file.
La maggior parte dei team della sicurezza ha perso di vista dove risiedono effettivamente i loro dati critici. Le cifre sono allarmanti: l'80-90% dei dati aziendali rimane non strutturato e non protetto e il costo di una violazione dei dati (ora pari a una media di 4,45 milioni di dollari per incidente) può paralizzare un'azienda. I migliori fornitori di soluzioni DSPM offrono una protezione essenziale per affrontare direttamente queste vulnerabilità.
Cos'è la DSPM?
La gestione del livello di sicurezza dei dati (DSPM) affronta il problema fondamentale della visibilità sui dati nelle aziende moderne. Le soluzioni DSPM rilevano e classificano automaticamente le informazioni sensibili nell'intera infrastruttura digitale. Questi strumenti offrono ai team della sicurezza la visione completa di cui hanno disperatamente bisogno.
La DSPM è un po’ come il GPS dei dati della tua azienda. Mappa dove risiedono le informazioni sensibili, segue i loro spostamenti e identifica i potenziali rischi per la sicurezza. Il principio fondamentale è semplice: non puoi proteggere i dati che non puoi vedere. I principali fornitori di DSPM attuali hanno creato piattaforme sofisticate che combinano rilevamento automatizzato, valutazione dei rischi e monitoraggio continuo per affrontare questa sfida.
Quali sono le migliori soluzioni DSPM?
Questi fornitori di DSPM di prim’ordine superano i loro concorrenti nella protezione dei dati aziendali:
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Proofpoint
La soluzione DSPM di Proofpoint utilizza lo stesso approccio incentrato sulle persone che alimenta il suo portafoglio di soluzioni DLP e di prevenzione delle minacce.La soluzione DSPM di Proofpoint utilizza lo stesso approccio incentrato sulle persone che alimenta il suo portafoglio di soluzioni DLP e di prevenzione delle minacce. Il suo motore di IA unificato rileva, classifica e protegge i dati sensibili nei sistemi SaaS, PaaS, IaaS e on premise, identificando i rischi di esposizione e le violazioni di conformità. Il modulo DSPM è progettato con lo stesso approccio human-centric che guida le soluzioni Proofpoint per DLP e gestione delle minacce interne. Assegna un valore monetario ai dati, visualizza i percorsi di attacco e mette in evidenza gli accessi con autorizzazioni eccessive, consentendo ai team di sicurezza di allocare le risorse in modo efficace.
I classificatori personalizzati autonomi di Proofpoint DSPM apprendono continuamente dai modelli di dati aziendali per ridurre i falsi positivi e migliorare la precisione nell'identificazione delle informazioni sensibili specifiche di ogni organizzazione. La stretta integrazione con Proofpoint Data Security unifica le informazioni provenienti da email, endpoint e ambienti cloud. Questa integrazione consente l'applicazione automatizzata delle policy, l’arricchimento degli avvisi e una risoluzione più rapida degli incidenti, permettendo ai team di sicurezza di passare senza soluzione di continuità dalla scoperta dei dati alla mitigazione dei rischi.
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Cyera
Cyera offre una piattaforma nativa per il cloud senza agent che mappa i dati negli ambienti multicloud in pochi minuti.Cyera offre una piattaforma nativa per il cloud senza agent che mappa i dati negli ambienti multicloud in pochi minuti. La sua tecnologia DataDNA combina la corrispondenza di modelli con il contesto delle policy di IAM e di rete per mettere in evidenza gli errori di configurazione e i dati shadow. Il prodotto enfatizza l’applicazione automatizzata di misure correttive, implementando le correzioni tramite API native del cloud quando compaiono esposizioni a rischio. La forza di Cyera risiede nella velocità e nell'ampiezza. Ambienti di grandi dimensioni possono essere analizzati continuamente con costi operativi ridotti. Tuttavia, i clienti che devono gestire rischi interni o minacce trasmesse tramite email avranno bisogno di strumenti aggiuntivi al di fuori dello stack Cyera.
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BigID
BigID adotta un approccio incentrato sulla privacy, che combina funzionalità DSPM con flussi di lavoro per la gestione del consenso e dei diritti relativi ai dati.BigID adotta un approccio incentrato sulla privacy, che combina funzionalità DSPM con flussi di lavoro per la gestione del consenso e dei diritti relativi ai dati. La piattaforma eccelle nella classificazione approfondita di archivi di dati strutturati e non strutturati, inclusi mainframe e data lake. Le "mappe dei dati" visive aiutano le parti interessate a rintracciare campi sensibili attraverso pipeline complesse, una funzionalità apprezzata nei settori regolamentati. BigID ha recentemente aggiunto moduli di governance dell'IA per tenere traccia dei dati di addestramento dei modelli, ma la correzione si basa ancora sulla gestione dei ticket piuttosto che sull'applicazione automatizzata delle policy. Le aziende soggette a severi requisiti di riservatezza spesso scelgono BigID per il suo insieme di strumenti di conformità comprovato.
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Securiti
Securiti posiziona la sua piattaforma come una soluzione che combina DSPM e governance dei dati unificata.Securiti positions its platform as DSPM plus unified data governance. The vendor blends discovery, classification, and risk analytics with automated privacy request handling under one UI. Its strong API catalog integrates with popular SaaS, PaaS, and database services, giving broad coverage in hybrid deployments. A notable differentiator is “data ownership linking,” which pairs personal data with individuals to streamline subject-rights fulfillment. Security teams seeking a combined privacy-security play may see value, though some report steeper learning curves during rollout.
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Varonis
Varonis estende anni di esperienza nel monitoraggio dei file system agli archivi cloud come AWS S3 e Microsoft 365.Varonis estende anni di esperienza nel monitoraggio dei file system agli archivi cloud come AWS S3 e Microsoft 365. Il suo modulo DSPM analizza i modelli di accesso per segnalare le autorizzazioni eccessive e i percorsi di spostamento laterale. La funzionalità di analisi forense integrata fornisce tracce di verifica granulari utili nelle revisioni post-incidente. Varonis eccelle nell'analisi approfondita delle autorizzazioni, ma il suo retaggio Windows storico significa che l'installazione iniziale può richiedere l'uso di collettori e agent, comportando uno sforzo di distribuzione maggiore rispetto a concorrenti più recenti senza agent.
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Microsoft Purview
Purview incorpora funzionalità di tipo DSPM in modo nativo in Azure e Microsoft 365.Purview incorpora funzionalità di tipo DSPM in modo nativo in Azure e Microsoft 365. La soluzione etichetta automaticamente i dati sensibili, applica protezioni basate su policy ed evidenzia informazioni dettagliate sui rischi nel portale di conformità di Purview. Le aziende che investono negli stack Microsoft traggono vantaggio da una gestione consolidata delle licenze e da un'esperienza di amministrazione familiare. Tuttavia, la copertura al di fuori dei cloud Microsoft è limitata, quindi le aziende multicloud spesso integrano Purview con soluzioni DSPM di terze parti per la visibilità su AWS, GCP o ambienti SaaS di nicchia.
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Sentra
Sentra si concentra sull'autonomia dei dati cloud, dando priorità al rilevamento e alla classificazione che avvengono interamente nei VPC dei clienti per rispondere alle preoccupazioni relative alla sovranità.Sentra si concentra sull'autonomia dei dati cloud, dando priorità al rilevamento e alla classificazione che avvengono interamente nei VPC dei clienti per rispondere alle preoccupazioni relative alla sovranità. Il suo motore di policy evidenzia vulnerabilità come bucket accessibili pubblicamente o ruoli IAM eccessivamente permissivi, quindi consiglia correzioni con istruzioni dettagliate. L'architettura leggera di Sentra si rivolge ai team DevSecOps che desiderano controlli DSPM integrati nelle pipeline CI/CD. Le funzionalità di orchestrazione dei flussi di lavoro e di analisi degli utenti interni sono ancora in fase di maturazione, mentre fornitori più consolidati offrono integrazioni più ricche in queste aree.
Confronto tra i principali fornitori di DSPM: Proofpoint DSPM vs la concorrenza
Gli acquirenti di soluzioni di sicurezza dei dati vogliono sapere, a colpo d'occhio, quali piattaforme soddisfano i loro requisiti indispensabili. La tabella seguente mette a confronto le migliori aziende DSPM in merito alle principali funzionalità di sicurezza dei dati e dimostra perché l'approccio incentrato sulle persone di Proofpoint offre la copertura più ampia.
| Principali funzionalità | Proofpoint | Cyera | BigID | Securiti | Varonis | Microsoft Purview | Sentra |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rilevamento automatico dei dati |
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| Classificazione sensibile al contesto |
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| Misure correttive automatiche |
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| Report di conformità |
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| Supporto multicloud |
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| Integrazione di API |
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| Monitoraggio in tempo reale |
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| Analisi dei rischi ottimizzata dall'IA |
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| Determinazione della proprietà dei dati |
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Proofpoint DSPM vs. Cyera DSPM
La piattaforma senza agent di Cyera eccelle nel rilevamento rapido e multicloud e nella classificazione ottimizzata dall’IA, ma i clienti devono aggiungere strumenti separati per i controlli dei rischi interni, delle email e degli endpoint. Proofpoint integra questi canali nello stesso ecosistema DSPM, correlando il comportamento degli utenti con i contenuti per bloccare la sottrazione dei dati prima che si verifichi. Mentre Cyera è in grado di correggere automaticamente alcuni errori di configurazione del cloud, Proofpoint estende la risposta automatizzata alle quarantene delle email, alle azioni sugli endpoint e ai sistemi di ticketing per un'applicazione a circuito chiuso. Questa portata globale trasforma le informazioni sui dati in una riduzione concreta dei rischi invece di dashboard statiche.
Proofpoint DSPM vs. BigID DSPM
BigID è una piattaforma incentrata sulla privacy nota per le mappe approfondite dei dati e i flussi di lavoro di gestione del consenso su archivi strutturati e non strutturati. I suoi report di conformità all’avanguardia sono controbilanciati da misure correttive automatiche limitate e da una maggiore dipendenza dai ticket di servizio. Proofpoint sovrappone la stessa profondità di rilevamento con controlli adattivi in tempo reale, bloccando le azioni a rischio al momento piuttosto che dopo una verifica. I responsabili della sicurezza ottengono le informazioni sulla privacy che BigID mette in primo piano, insieme alle difese proattive richieste dai loro modelli di minaccia, il tutto in un'unica interfaccia.
Proofpoint DSPM vs. Securiti DSPM
Securiti combina la DSPM con la governance dei dati e l'automazione delle richieste relative alla privacy, inclusa una funzionalità unica di definizione della proprietà dei dati. Tuttavia, i team segnalano una curva di apprendimento più ripida e cicli di implementazione più lunghi quando hanno bisogno solo di una protezione di base. Proofpoint offre policy pronte all’uso, analisi incentrate sull'utente e opzioni di servizi gestiti che accelerano il valore senza il costo aggiuntivo di una riorganizzazione completa della governance. Le aziende possono sempre integrare Proofpoint con gli strumenti per la privacy esistenti, evitando lo scenario di sostituzione completa che Securiti spesso richiede.
Proofpoint DSPM vs. Varonis DSPM
Varonis vanta anni di esperienza nei file system e una ricca analisi delle autorizzazioni, ma dipende ancora da collettori e agent endpoint che aggiungono attriti operativi negli ambienti ibridi. L'architettura leggera di Proofpoint si implementa in poche ore e si adatta automaticamente a cloud, endpoint ed email. Mentre Varonis si concentra sull'integrità degli accessi, Proofpoint correla accessi, contenuti e intento degli utenti per bloccare i tentativi di esfiltrazione in tempo reale, garantendo allo stesso tempo integrità e una difesa attiva.
Proofpoint DSPM vs. Microsoft Purview DSPM
Purview etichetta e governa i dati in modo nativo all'interno di Microsoft 365 e Azure, ma i team della sicurezza spesso si destreggiano tra più di una dozzina di console separate e affrontano lunghe implementazioni. Proofpoint raggruppa questi flussi di lavoro in un'unica dashboard nativa nel cloud che copre email, endpoint, ambienti SaaS e IaaS, offrendo così una valorizzazione più rapida e meno falsi positivi. La visibilità di Purview diminuisce bruscamente una volta che i dati lasciano l’ambiente Microsoft; Proofpoint segue l'utente e il file ovunque vadano, garantendo una protezione omnicanale. Il risultato: operazioni semplificate, copertura più ampia e costo totale di proprietà nettamente inferiore.
Proofpoint DSPM vs. Sentra DSPM
Sentra emphasizes data sovereignty by running discovery and classification entirely inside a customer’s VPC, appealing to DevSecOps teams in regulated clouds. Its policy engine surfaces misconfigured buckets and permissive IAM roles, but still relies on manual follow-through for many fixes and lacks native coverage for email or endpoints. Proofpoint offers the same cloud-resident deployment option while extending automated remediation and people-centric telemetry to every major channel, giving enterprises sovereignty without sacrificing breadth.
Come scegliere la giusta soluzione DSPM
La scelta di una piattaforma DSPM dovrebbe sembrare meno un azzardo e più una decisione basata sui dati. Inizia con una visione chiara dei tuoi casi d'uso, quindi valuta ogni fornitore rispetto agli elementi essenziali qui di seguito.
- Copertura di tutti i domini di dati: il tuo strumento deve rilevare e monitorare i dati negli ambienti SaaS, IaaS, PaaS e on premise. Le lacune lasciano campo libero ai rischi.
- Precisione della classificazione su larga scala: tassi elevati di falsi positivi fanno perdere tempo agli analisti. Cerca degli indicatori di precisione pubblicati ed esegui una PoC (Proof of Concept) su carichi di lavoro reali.
- Correzione automatizzata, non solo report: i prodotti basati esclusivamente sul rilevamento creano un calo di attenzione a fronte della moltiplicazione dei ticket. Verifica che la piattaforma possa mettere in quarantena, oscurare o adeguare le autorizzazioni tramite API native.
- Integrazione nativa con lo stack esistente: verifica la compatibilità con le piattaforme SIEM, ITSM e di identità. Un'integrazione fluida accelera la creazione di valore ed evita una riorganizzazione successiva.
- Mappatura continua della conformità: i framework predefiniti per il GDPR, la legge HIPAA e lo standard PCI semplificano le verifiche e riducono la raccolta manuale delle prove.
- Scalabilità nativa del cloud: la scalabilità orizzontale e le analisi incrementali mantengono stabili le prestazioni quando i volumi di dati aumentano.
- Distribuzione rapida e senza agent: le architetture senza agent riducono i tempi di implementazione e il sovraccarico operativo durante l'espansione.
- Visualizzazione fruibile dei rischi: le dashboard devono mettere in evidenza fin dall’inizio le esposizioni più significative e consentire un’analisi dettagliata senza richiedere una formazione approfondita.
- Roadmap e supporto trasparenti: un fornitore che pubblica le cadenze di rilascio e offre competenze 24/7 aiuta a proteggere il tuo investimento a lungo termine.
Esamina questa lista di controllo, valuta ogni candidato e troverai un fornitore DSPM in grado di rispondere alle tue esigenze attuali e future.
Considerazioni: perché hai bisogno di una soluzione DSPM
Il panorama della sicurezza dei dati (sicurezza dei dati) è cambiato radicalmente. Le aziende si trovano ora ad affrontare un'esplosione di informazioni sensibili sparse su dozzine di piattaforme senza un'adeguata supervisione.
Cloud data growth has reached critical mass
Global data will hit 200 zettabytes in 2025, with 50% residing in cloud environments. Your security team simply cannot manually track this volume across multi-cloud infrastructures. Sensitive data gets duplicated, forgotten, or abandoned in digital silos.
Shadow data poses unprecedented risks
Teams frequently access and replicate datasets with minimal oversight. AI training models consume vast amounts of unmanaged data without proper governance. These blind spots create massive exposure points that traditional security tools miss entirely.
Regulatory pressure continues mounting
Compliance bodies like GDPR, HIPAA, and PCI DSS now demand automated, data-centric protection mechanisms. Legacy tools lack the sophistication to meet these evolving requirements. Manual compliance processes expose organizations to costly violations and legal disputes.
Security teams operate without visibility
Most organizations cannot answer basic questions about their data landscape. Where does sensitive information live? Who accesses it? What policies govern its use? This knowledge gap leaves critical assets unprotected and compliance programs incomplete.
The infrastructure-first approach has reached its limits
Traditional CSPM and DLP solutions focus on protecting perimeters rather than the data itself. Modern threats target information directly. Organizations need solutions that follow the data wherever it travels across their digital ecosystem.
Domande frequenti sulle soluzioni DSPM
Perché la DSPM è importante per le aziende moderne?
I dati ora risiedono in dozzine di cloud, applicazioni SaaS e archivi di vecchia generazione, il che significa che i team della sicurezza non possono più fare affidamento solo sui controlli di rete o sugli endpoint. La DSPM offre una mappa in tempo reale che mostra dove si trovano i dati sensibili, chi può accedervi e se i controlli rispettano le policy, colmando le lacune degli strumenti tradizionali. Questa visibilità riduce il rischio di violazione e accorcia i tempi di verifica, due pressioni a cui ogni responsabile della sicurezza è oggi sottoposto.
Chi ha più bisogno delle soluzioni DSPM: grandi aziende, PMI o entrambe?
Le grandi aziende affrontano patrimoni di dati vasti, ma anche le piccole imprese si trovano ad affrontare gli stessi punti ciechi con meno risorse a disposizione. La DSPM offre una semplice scalabilità, motivo per cui i sondaggi degli analisti mostrano una rapida adozione tra aziende di ogni dimensione. Se gestisci dati regolamentati o di alto valore, le esigenze sono le stesse, indipendentemente dall'organico.
La DSPM funziona sia per gli ambienti on premise che per quelli cloud?
Sì. Le piattaforme moderne si connettono tramite API a database SaaS, IaaS on premise, offrendoti un inventario unico per tutte le sedi. Questa vista unificata ti consente di eliminare gli strumenti isolati che coprono solo un singolo ambiente.
In che modo la DSPM rileva e classifica automaticamente i dati sensibili?
Il motore analizza i metadati e i modelli di contenuto, quindi applica il contesto delle autorizzazioni IAM e dei flussi di dati per etichettare ogni record in base alla sensibilità. I modelli di classificazione si aggiornano continuamente, quindi i nuovi tipi di dati vengono etichettati senza scrittura manuale delle regole. Questa automazione segue il ritmo della rapida crescita dei dati.
La DSPM è in grado di identificare i "dati shadow" o gli archivi non gestiti?
Sì. Le piattaforme interrogano le API dei fornitori cloud e i percorsi di rete per identificare bucket, condivisioni di file e database di test che non sono mai stati inseriti nel CMDB. Trovare quelle copie vaganti spesso scopre le esposizioni più a rischio.
La DSPM consente rilevamento e correzione dei rischi in tempo reale?
Gli strumenti avanzati trasmettono i cambi di postura nei motori di rischio che attivano azioni basate sulle policy in pochi secondi. Possono mettere in quarantena i file esposti, rafforzare gli elenchi di controllo degli accessi o aprire ticket, trasformando il rilevamento in difesa senza ritardi umani. La risposta in tempo reale evita che gli incidenti si trasformino violazioni.
Che ruolo svolgono l'IA e il machine learning nelle moderne soluzioni DSPM?
I modelli di machine learning migliorano la precisione della classificazione e rilevano gli accessi anomali ai dati che i sistemi basati su regole non sono in grado di rilevare. L'IA classifica anche i rischi in base all'impatto aziendale, in modo che gli analisti si concentrino sugli avvisi più importanti. I fornitori segnalano un forte calo dei falsi positivi dopo l'implementazione di questi modelli.
In che modo la DSPM gestisce i dati non strutturati come PDF, ZIP e documenti?
I motori di ispezione dei contenuti decomprimono gli archivi e analizzano i formati di file per cercare modelli sensibili come dati a carattere personale o codice sorgente. Le stesse policy si applicano quindi sia alle tabelle strutturate sia ai file non organizzati, offrendo un controllo uniforme. Questa ampiezza è fondamentale, poiché i dati non strutturati continuano a crescere più velocemente degli archivi relazionali.
In che modo gli strumenti DSPM differiscono tra i fornitori nativi nel cloud e le piattaforme CNAPP più ampie?
Gli specialisti nativi del cloud spesso offrono un rilevamento dei dati più approfondito e implementazioni più leggere. Le suite CNAPP raggruppano la DSPM con CSPM e protezione dei carichi di lavoro, semplificando l'acquisto ma sacrificando la profondità delle funzionalità. Per compiere la tua scelta, devi stabilire se la sicurezza dei dati è una priorità autonoma o fa parte di una strategia di piattaforma più ampia.
Quanto tempo è necessario per implementare una soluzione DSPM?
I prodotti senza agent si connettono tramite API e possono generare una mappa dei dati iniziale in un giorno, seguita da una classificazione completa nella settimana successiva per gli ambienti di grandi dimensioni. I modelli basati su agent aggiungono fasi di installazione che prolungano le tempistiche. Le PoC sono il modo migliore per misurare la velocità reale.
In che modo la DSPM riduce i rischi di violazione dei dati?
Rivelando gli archivi di dati nascosti, modificando le autorizzazioni eccessive e segnalando spostamenti a rischio prima che i dati lascino l'azienda. Questo approccio proattivo blocca sia i criminali informatici opportunisti che gli utenti interni ben posizionati. Meno punti ciechi equivalgono a meno tentativi riusciti di sottrazione di dati.